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Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari è dislocata su due sedi:

Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari è dislocata su due sedi:

Sono vittima di violenza chi mi aiuta?

Decido di denunciare chi mi fa del male, lo faccio:

  • presentandomi personalmente presso un presidio delle forze dell’ordine (carabinieri, polizia, ecc.);
  • se ho subito violenza fisica (aggressioni e lesioni fisiche), presentandomi in Ospedale presso il pronto soccorso, dove gli stessi sanitari allerteranno le Forze di Polizia;
  • delegando un avvocato a sporgere denuncia;
  • telefonando direttamente al 112, 113;
  • presentandomi presso i Servizi Sociali territoriali;
  • presentandomi presso i CA (Centri Anti-violenza, clicca qui per l'elenco completo);
  • chiamando il numero 1522 (numero Anti Violenza e Stalking)

Sono obbligata a denunciare? Cosa succede se decido di denunciare?

  • Non sono obbligato a denunciare. In ogni caso, potrò sollecitare l’ammonimento al Questore che segue ad una dichiarazione  che potrò presentare presso la Questura. 
  • Se decido di denunciare, il personale delle Forze dell’Ordine mi suggeriranno vari percorsi da intraprendere a seconda della gravità delle condotte maltrattanti subite e mi indirizzeranno presso i CAV (Centro Antiviolenza), dove verrò tutelata a livello psicologico, sociale attraverso i servizi territoriali e mi  verrà garantita anche una assistenza legale nel caso voglia chiedere ulteriori chiarimenti;
  • In ogni caso, potrò rivolgermi al CAV per ricevere ogni tipo di assistenza.

Chi paga le spese legali a seguito della mia denuncia per maltrattamenti e/o stalking?

In caso di stalking,  così come per i maltrattamenti e la violenza sessuale, la vittima accede di diritto al gratuito patrocinio, a prescindere dal reddito.

Quando posso dire di essere vittima di violenza? Quali sono i segnali che devo percepire per capire che subisco violenza?

  • quando mi rendo conto che inizio a ridurre le frequentazioni di amici per volere del convivente e/o compagno;
  • quando non ho contatti con la mia famiglia perché ci sono stati problemi con il convivente/compagno;
  • quando sono controllata o addirittura mi autocontrollo perché ho paura delle reazioni del convivente, dei suoi insulti e rivendicazioni e vivo in un clima di ansia e paura;
  • quando, per gelosia o per futili motivi durante un diverbio, il convivente mi strattona, mi spinge facendomi cadere o battere la testa, mi schiaffeggia, mi minaccia;
  • quando subisco rapporti sessuali;
  • quando vivo in un perenne stato di preoccupazione e mi viene limitata la libertà.

 Ricorda che non bisogna giustificare uno schiaffo perché poi si arriva al calcio, poi al pugno e poi ad impugnare un’arma.

Che tipo di tutela legale mi viene garantita dopo la denuncia presso l’Autorità Giudiziaria?

La denunciante sara’ aiutata da persone informate e preparate e, se è madre di figli minori, verranno avviati piani di recupero personalizzati,  finalizzati alla fuoriuscita dalla violenza; gli operatori inoltre, accerteranno la gravità della violenza subita e se dovesse presentare quest’ultima un indice di pericolosità elevata saranno attivate procedure specifiche a  tutela dell’incolumità fisica e psicologica della donna e dei suoi figli.

Cosa significa la messa in sicurezza? Devo andare via di casa?

Attraverso una rete di protezione della donna sarò accolta presso le case rifugio in emergenza dove mi aiuteranno con percorsi formativi e lavorativi a raggiungere una mia indipendenza economica.

Per ricevere aiuto e consigli e “non voglio da subito denunciare” a chi mi rivolgo?

Posso rivolgermi ai centri di ascolto dove personale qualificato mi ascolterà ed insieme potrò riconoscere i segnali della violenza subita.

Cosa succede ai miei figli quando decido di denunciare il soggetto maltrattante nonché padre dei miei figli?

A seguito della denuncia viene attivata dall’Autorità Giudiziaria una procedura presso il Tribunale per i Minori a tutela dei soggetti fragili; mi verrà data ospitalità e protezione e ai miei figli verranno assicurati adeguati servizi educativi e sostegno scolastico.

Chiedere aiuto apre la porta ad una nuova vita anche ai figli. 

Cosa succede quando vengo accolta in una casa rifugio?

In tale contesto sarò seguita da una equipé solo femminile; assistenti sociali e psicologhe mi ascolteranno in modo costante e potrò avere anche un a consulenza legale da parte di avvocate debitamente formate e inoltre avrò anche aiuto per i miei figli che hanno vissuto la violenza;

Come posso dimostrare la violenza psicologica che subisco?

Mi devo rivolgere ad un presidio ospedaliero che abbia un “percorso rosa” dove ci sono psicologhe che possono accertare lo stato di stress subito; inoltre, posso provarla attraverso le registrazioni, audio e video, messaggi, foto e testimonianze ovviamente attraverso la denuncia.

Cosa succede dopo la denuncia per violenza?

L’autorità giudiziaria ricorre alle misure di allontanamento dalla casa familiare, se vittima e denunciato convivono sotto lo stesso tetto, oppure di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima, quando vi è pericolo che il denunciato perseguiti la persona offesa dal reato.

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